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Dato che il racconto della prossima recensione è di genere distopico, mi sono domandata "Sapranno tutti il significato di distopico?"
Senza troppe pretese qualche riga per introdurvi all'argomento.
Romanzo
distopico
Il concetto di distopia nasce nel XIX° secolo e fu
coniato dal filosofo John S. Mill nel 1868, Jeremy Bentham nel 1818 invece
aveva già creato il termine cacotopia; stesso significato anche se con radici
diverse. Dis- e cacos- sono le radici greche che indicano infatti cattivo.
Distopia infatti rappresenta il contrario di utopia.
Con utopia si indica il vivere in un luogo o in una società dove tutto è
perfezione, ideale, un luogo che non esiste. Distopia ne è il perfetto
contrario, cioè una società altamente indesiderabile o spaventosa.
Le opere del genere distopico narrano solitamente di
eventi che riguardano il presente, della società in cui viviamo, ma sono
spostati in un futuro e in uno spazio immaginari.
Abbiamo due filoni principali: quello
post-apocalittico e quello fantapolitico.
Nel primo una grande catastrofe
causata dall’uomo riporta il mondo ad una società primitiva e la popolazione è
quasi verso l’estinzione. (Film: il pianeta delle scimmie) Nel secondo invece
la popolazione si ritrova schiava di regimi totalitaristi, spesso prendendo in
causa il regime nazista e quello stalinista. (La fattoria degli animali).
Che ne dite? Può essere utile?
Leggere è la via del sapere.
Alla prossima!
Vanessa I&P
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