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domenica 3 giugno 2018

Collezione privata

 
Amo leggere!
Amo conoscere nuove storie!
Amo entrare nella fantasia altrui e viverne anche solo una piccola parte!
Amo riuscire ad entrare in empatia con i personaggi!
Amo esplorare nuovi generi e rimanerne sbalordita, coinvolta, ammaliata!
Confesso, è stata la mia prima volta!
Io e lo Steampunk!
Anche perchè Eveline Durand mi aveva già conquistata con la Too Much series.
Ho comprato Collezione Privata direttamente allo stand della Delrai Edizioni durante Tempo di Libri a Milano, catturata dalla favolosa copertina creata dalla mitica Catnip Design (non ne sbaglia una).
Devo confessare anche che sono andata su Wikipedia a cercare il significato del termine Steampunk.
Riporto fedelmente...
"Lo steampunk è un filone della narrativa fantastica fantascientifica che introduce una tecnologia anacronistica all'interno di un'ambientazione storica, spesso l'Ottocento. Descrive un mondo in cui armi e strumentazioni vengono azionate dalla forza motrice del vapore (steam in inglese) e l'energia elettrica torna ad essere un elemento narrativo capace di ogni progresso.
Un modo per descrivere l'atmosfera steampunk è riassunto nello slogan "Come sarebbe stato il passato se il futuro fosse arrivato prima".
A tutto questo aggiungete:
- uno scienziato con un ego spropositato, senza cuore e senza scrupoli;
- una fissazione per le creature più strane della terra, modificate geneticamente e meccanicamente;
- la possibilità, dovuta al proprio status sociale (riconoscibile da un guanto da indossare in ogni momento), di collezionare queste creature;
- aste clandestine;
- celle criogeniche;
- e una ragazza misteriosa per la quale sarà facilissimo perdere la ragione;
così capitolerete nella trama di Collezione privata, sognando le attenzioni di Julian West Johanson.
Una grande quantità di personaggi realistici, visibili, tangibili vi accompagnerà lungo i vari colpi di scena. 
Mi sono ritrovata spesso ad inveire contro Julian, ad odiare i suoi atteggiamenti, a volerlo prendere a schiaffi ed è stato molto frustrante, ma sono stata pienamente ripagata dal vederlo cedere lentamente verso l'inevitabile scoperta di possedere un cuore pulsante! 
Amo la sensazione di nostalgia che accompagna le ultime pagine di un libro, quando non vorresti mai lasciare le sue stanze, i suoi giardini.
Amo quando riesco a vedere la storia.
Amo quando la storia ti entra dentro tanto da farti perdere il sonno.
Amo gli occhi che bruciano quando la stanchezza vince sulla voglia di sapere!
Eveline Durand, tu scrivi che io leggo!
Aspettando un seguito...
A presto!
Georgia I&P

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